Fuga Dissociativa
Uno o più episodi di amnesia in cui si manifesta un’incapacità di ricordare una parte o la totalità del proprio passato, nonché la perdita della propria identità o la formazione di un’identità nuova, insieme a un’improvvisa, inaspettata e afinalistica fuga da casa.
La fuga dissociativa può durare da alcune ore a settimane o mesi, occasionalmente più a lungo. Durante la fuga dissociativa, il soggetto può sembrare normale e non attrarre l’attenzione.
Può assumere un nome, un’identità e un domicilio nuovi e può intraprendere interazioni sociali complesse. Tuttavia, a un certo punto, i dubbi sulla propria identità o il ritorno all’identità originale possono dare al soggetto la consapevolezza dell’amnesia o provocargli disagio.
La prevalenza della fuga dissociativa è stata stimata allo 0,2%, ma è molto più frequente in concomitanza di guerre, incidenti e disastri naturali. I soggetti con disturbo dissociativo dell’identità spesso manifestano comportamenti di fuga.
Le cause sono simili a quelle dell’amnesia dissociativa, con alcuni fattori addizionali. La fuga dissociativa viene spesso ritenuta una simulazione, perché può sottrarre il soggetto alla responsabilità delle proprie azioni, può liberarlo da determinate responsabilità, oppure può ridurre la sua esposizione a un rischio (come l’assegnazione a un lavoro pericoloso).
Molte fughe rappresentano la soddisfazione di un desiderio nascosto. Per esempio, un dirigente con problemi finanziari può abbandonare la sua vita frenetica e andare a vivere come contadino in campagna.
La fuga dissociativa può sottrarre il paziente a una situazione imbarazzante o a uno stress intollerabile, oppure può essere legata a problemi di rifiuto o separazione. Per esempio, la fuga può in realtà voler dire: “Non sono io quello che ha scoperto che la propria moglie è infedele”. Alcune fughe sembrano proteggere il soggetto da impulsi di suicidio o di omicidio.
Il soggetto spesso non ha sintomi, oppure è solo lievemente confuso durante la fuga dissociativa.
Tuttavia, al termine della fuga possono comparire depressione, sconforto, afflizione, vergogna, conflittualità intensa e impulsi di suicidio o aggressivi (il soggetto, cioè, deve affrontare ciò da cui è fuggito. L’impossibilità di ricordare gli eventi della fuga può causare confusione, disagio o persino terrore.
Una fuga viene riconosciuta di rado mentre è in corso. Viene sospettata quando un soggetto appare confuso circa la propria identità o perplesso sul proprio passato, oppure polemizza quando gli viene contestata la sua nuova identità o l’assenza di un’identità.
A volte la fuga non può essere diagnosticata fino a quando il soggetto non torna improvvisamente alla sua identità pre-fuga e si sente a disagio ritrovandosi in circostanze non familiari. La diagnosi viene di solito posta retrospettivamente, basandosi sull’anamnesi documentata delle circostanze precedenti il viaggio, sul viaggio stesso e sulla creazione di una vita parallela.
Sebbene la fuga dissociativa possa recidivare, i pazienti con fughe frequenti ed evidenti di solito hanno un disturbo dissociativo dell’identità.