Disturbo di Depersonalizzazione
Sensazioni persistenti o ricorrenti di essere distaccati dal proprio corpo o dai propri processi mentali, di solito con la sensazione di osservare dall’esterno la propria esistenza.
Il disturbo di depersonalizzazione è il terzo sintomo psichiatrico più frequente, e si verifica spesso nel corso di una situazione di rischio potenzialmente letale, come incidenti, aggressioni, malattie e lesioni gravi; può verificarsi come sintomo in molti altri disturbi psichiatrici e nei disturbi convulsivi.
Sintomi e diagnosi
I pazienti hanno una percezione distorta di loro stessi, del proprio corpo e della propria vita, che li fa sentire a disagio. Il soggetto può sentirsi come un automa o come in un sogno. Spesso i sintomi sono transitori e si manifestano insieme all’ansia, al panico o a sintomi fobici.
Tuttavia, i sintomi del disturbo di depersonalizzazione possono essere cronici e perdurare o recidivare per molti anni. I pazienti spesso descrivono con grande difficoltà i loro sintomi e possono temere o credere che i sintomi significhino che stanno impazzendo. Il paziente spesso si sente irreale e può sentire anche il mondo come irreale e simile a un sogno.
Alcuni pazienti hanno una menomazione minima; altri sviluppano menomazioni gravi o persino invalidità. Sebbene alcuni soggetti possano adattarsi al disturbo di depersonalizzazione o persino bloccarne gli effetti, altri sono in costante stato d’ansia per il proprio stato mentale, hanno paura di impazzire, oppure rimuginano sulle implicazioni delle proprie percezioni corporee distorte e sul senso di estraniazione da se stessi e dal mondo.